X, l'interfaccia grafica

La storia

X è un sistema grafico per gli ambienti Unix, o più precisamente per gli ambienti aderenti agli standard C ANSI o POSIX.

X Window System è stato sviluppato originariamente nei laboratori del MIT (Massachusetts institute of technology) e in seguito tutti i diritti sono stati assegnati al X Consortium, a partire dal 1 gennaio 1994.
Nel 1998, X Consortium è diventato parte di The Open Group.

I termini X, X Window e X Window System sono da intendersi come sinonimi dello stesso sistema grafico, mentre il nome «X Windows» non è corretto. Tuttavia, è bene sottolineare che X Window System è un marchio registrato di The Open Group.

X Window System è un marchio di The Open Group  e a partire dalla versione 11R6.4 non è più software libero.
Attualmente, lo sviluppo di X come software libero avviene per opera di The XFree86 Project, per il quale continua a essere valida la vecchia licenza MIT .



L'interfaccia grafica di Linux è stratificata in più sezioni :

Xserver (ad esempio XF86_"scheda grafica")

Window Manager  (Windowmaker )

Il gestore del desktop (KDE, Gnome, Xfce, ecc)

L'Xserver si occupa principalmente della gestione dell'hardware ed è a stretto contatto con il kernel.

Il window manager si occupa invece della gestione delle finestre , apertura, chiusura, spostamento e di tutte le altre funzioni che le riguardano.

Il desktop manager fornisce un'ulteriore elemento di interfaccia oltre al window manager e un insieme di librerie per lo sviluppo di applicazioni che abbiano criteri comuni di funzionamento.

Una caratteristica importante è l'indipendenza di ciascuna sezione dalle altre, è possibile ad esempio utilizzare diversi window manager (non contemporaneamente) con lo stesso Xserver.

La tendenza attuale è quella di integrare all'interno del desktop manager anche le funzioni dei window manager .

Red Hat fornisce una configurazione dell'ambiente grafico settata di default  sul desktop GNOME ed il window manager Enlightenment, ma questo non peclude la possibilità si utilizzare altri window manager o desktop manager .

La scelta dell'ambiente grafico deve essere effettuata seguendo principalmente due criteri , gusto personale e la disponibilità di risorse di sistema.

Se il sistema deve essere un server dischi e si hanno a disposizione tools di configurazione in modalità testo non è necessario installare l'ambiente grafico e si possono risparmiare svariate centinaia di Mb di spazio disco.

Xserver :    Struttura

L' Xserver è la parte dell'interfaccia grafica che si occupa di gestire l'hardware, può essere paragonata al driver della scheda video in Windows. Non esiste un unico Xserver: ve ne sono molti, ognuno dedicato alla gestione di uno specifico insieme hardware.

XFree86 è una collezione di serventi X per i sistemi operativi Unix. In origine si trattava esclusivamente della piattaforma i386, cosa che spiega il significato della sigla «86» che compare nel nome, ma poi il progetto si è esteso anche ad altre. XFree86 è una derivazione di X386.

Si tratta di una collezione di serventi perché uno solo non basterebbe per gestire tutti i tipi di adattatore grafico esistenti, di conseguenza, quando si usa X, si deve scegliere il programma servente in relazione all'adattatore grafico utilizzato.

XFree86 è un marchio di The XFree86 Project, Inc.

La struttura prevista per il file system di GNU/Linux colloca tutti i file statici di X (binari, documentazione, librerie, ecc.) al di sotto di /usr/X11R6/. I file di configurazione, sono invece collocati al di sotto di /etc/X11/.

Per ragioni di compatibilità, vengono aggiunti alcuni collegamenti simbolici.

/usr/bin/X11     -> /usr/X11R6/bin
/usr/lib/X11 -> /usr/X11R6/lib/X11
/usr/include/X11 -> /usr/X11R6/include/X11
Per poter utilizzare XFree86 occorre configurare il file /etc/X11/XF86Config

Xserver :    Configurazione

Normalmente tutte le distribuzioni, in fase di installazione,  creano un file di configurazione per XFree86 utilizzando le informazioni raccolte in automatico sul sistema.

Red Hat ha raggiunto una buona capacità di azzeccare le impostazioni, ma non è infallibile.

Mandrake si comporta meglio avendo un database di periferiche  più completo.

Se durante l'installazione le schermate di configurazione del server X non hanno fornito errori particolari
possiamo tentare l'avvio del sistema X incrociando le dita....

[alex@tontolo home]$ startx


Sono stato fortunato ????                 SI                    NO